
Roberto Tagliazucchi è un artista scultore il cui lavoro si distingue per una profonda intellettualità e una continua ricerca di armonia, le sue opere riflettono un'intensa "ansia intellettiva" e un'approfondita cultura umana che permea le sue creazioni. Attraverso le sue mani, materiali inerti prendono vita in forme che evocano emozioni tangibili e dinamiche, rendendo il suo pubblico partecipe di un viaggio emotivo attraverso le sue opere. Le sculture di Tagliazucchi sono guidate da una "forte e significativa arditezza plastica", come affermato nei testi critici, che non solo mostrano la sua abilità manuale, ma anche un dedicato e appassionato processo di selezione e costruzione delle forme. Questo processo è influenzato dal suo desiderio di raggiungere una sintesi mentale, o "Armonia", concepita in termini di Dionigi d'Alicarnasso, che denota una fusione tra tecnica sofferta e consapevole criterio estetico. L'artista cerca di recuperare una "poetica delle proporzioni" che è intensamente personale e riflette la sua individuale percezione della bellezza, cercando di eternare la bellezza in forme scultoree che spaziano da interpretazioni storiche umanizzate, come il suo "Christ de Alleray", a esplorazioni più astratte e attuali come in "Dance" e "Nathalie". In ogni scultura, si percepisce un equilibrio tra l'incavo e la luminosità, tra il piano e il ritmo, manifestando una poetica dello spazio e del movimento che sfida le convenzioni e celebra la nuova figura di un "noveau romantisme" con messaggi scultorei che sono "nobilmente e robustamente lirici". Le sue opere, quindi, non solo riflettono un'ardita innovazione formale ma anche un profondo rispetto e amore per i materiali che utilizza. La sua capacità di narrare attraverso la metafora e la passione lo posiziona come un artista di un "secolo fragile", che lotta con la materia per manifestare visioni dal reale al possibile. Le sue sculture non solo incarnano la "beauté" delle contraddizioni ma servono anche come un ponte verso un'anima mediterranea, tra il terreno e il celestiale, tra Eros e l'arte, evidenziando la sua maestria nell'esplorare e armonizzare gli spazi tra dualità esistenziali. Questa interpretazione del lavoro di Roberto Tagliazucchi ci offre un panorama delle profonde connessioni tra la sua arte, la sua filosofia e il suo dialogo continuo con il materiale e la forma, ponendolo come uno scultore di rilievo nel panorama contemporaneo che celebra continuamente il potere trasformativo della scultura.