Quest’opera monumentale, un olio su tela di 5 metri per 2,80, realizzato per la biblioteca della scuola di Saint-Mandé a Parigi nel 2004, è un inno alla leggerezza, al movimento e all’equilibrio.
La composizione si sviluppa in un flusso armonioso di corpi e linee, dove le figure sembrano librarsi in uno spazio sospeso tra realtà e sogno.
Un’opera che racconta il movimento come espressione dell’anima, un omaggio alla leggerezza che si fa forza, al corpo che diventa poesia nello spazio come un soffio, un istante sospeso tra il sogno e la danza. Il cavallo bianco, cuore pulsante della composizione,
Critica Artistica – Paesaggio Mentale 74 (1985) di Tagliazucchi
L’opera Paesaggio Mentale 74 di Tagliazucchi, realizzata nel 1985 con acrilico su carta, si inserisce nel ciclo Paesaggi Mentali, in cui l’artista esplora la relazione tra spazio, memoria e percezione attraverso un linguaggio astratto. La composizione si distingue per una struttura dinamica e un uso evocativo del colore, che suggerisce un paesaggio interiore in continua trasformazione.
Composizione e Struttura
L’opera è caratterizzata da una forte diagonale nera che attraversa la scena, creando un senso di divisione e movimento. Questo elemento visivo, netto e deciso, suggerisce una frattura nello spazio, una separazione tra due dimensioni percettive. La linea si piega in modo brusco, formando un angolo marcato che interrompe la fluidità del fondo pittorico e introduce un senso di tensione. Parallelamente, nella parte inferiore dell’opera, una zona di colore rosso-arancio con segni curvilinei crea un contrasto vibrante con le tonalità scure e fredde del resto della composizione. Questo elemento aggiunge profondità e una sensazione di energia latente, come se il paesaggio fosse attraversato da forze sotterranee. Le striature viola e rosa che attraversano la scena sembrano rappresentare un flusso di energia o una vibrazione luminosa che interagisce con la struttura nera, rafforzando il senso di dinamismo e trasformazione.