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Paesaggio Mentale 62 è un’esplosione di forze contrastanti, un equilibrio instabile tra luce e oscurità, tra espansione e lacerazione. Il giallo domina lo sfondo come un bagliore incandescente, un’energia che sembra voler avvolgere tutto, mentre il nero si insinua come una crepa, una ferita che attraversa lo spazio. Il rosso si contorce, una linea viva che pulsa come sangue in movimento, un’emozione trattenuta che cerca di liberarsi. Forme sospese, frammenti che sembrano fluttuare nel vuoto, come se il paesaggio si stesse smaterializzando, come se la realtà fosse sul punto di sgretolarsi. C’è un senso di tensione irrisolta, di trasformazione in atto, di qualcosa che si sta spezzando per lasciare emergere una nuova visione.
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L’occhio vaga senza un punto fermo, catturato da questo vortice di energia e materia in lotta, in un paesaggio che è più stato d’animo che luogo, più impulso che immagine.
Maria Stone. critica d'arte
Acrilico su carta Frabiano su panello PVC 82x56 cm
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