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“Rapsodia in blu n. 24” di Roberto Tagliazucchi è un’opera che esprime un dialogo tra ordine e frammentazione, tra struttura e dissoluzione. Il profondo blu di fondo, ricco di sfumature e vibrazioni luminose, crea uno spazio sospeso e meditativo, in cui il segno pittorico diventa protagonista. Gli elementi rossi, che attraversano la tela in una sequenza ritmica verticale e orizzontale, evocano una scrittura primordiale, un codice visivo che sembra oscillare tra una forma di comunicazione e un semplice gesto astratto. La linea centrale, spezzata e irregolare, introduce una tensione dinamica, suggerendo un equilibrio instabile, un confine attraversato o in procinto di dissolversi.
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Tagliazucchi, con la sua poetica minimale e raffinata, trasforma il linguaggio pittorico in un’esperienza sensoriale e simbolica. Rapsodia in blu n. 24 è un’opera che invita alla riflessione, un viaggio visivo tra ritmo e silenzio, tra presenza e assenza. Ogni pezzo della serie diventa un viaggio unico nell'anima umana, un esplorazione profonda che va oltre il visibile per toccare l'invisibile.
Maria Stone critica d'arte
Acrilico su carta Frabiano 38x52 cm (le cornici sono un esempio di realizzazione)
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